Disponibilità dell’alimento

Tutti gli animali devono avere accesso ai mangimi ad intervalli adeguati alle loro necessità fisiologiche”. “L’alimento dovrebbe essere somministrato ad libitum per garantire ad ogni bovino di alimentarsi secondo le proprie esigenze durante le 24 ore della giornata”.

Tali condizioni garantiscono, a tutti i soggetti, sia dominanti che non, la possibilità di alimentarsi.

Qualora poi la somministrazione avvenga più volte al giorno verrà garantito all’animale di assumere un alimento costante per composizione, valore nutrizionale e caratteristiche igienico sanitarie.

Il numero di somministrazioni dovrebbe essere anche regolato in relazione al clima: in caso di caldi estremi, ed esempio, è bene aumentare il numero di somministrazioni, a causa del veloce deterioramento a cui la razione va incontro.

Lo stesso si può dire in caso di climi particolarmente umidi e piovosi.

L’alimentazione ad libitum, oltre a permettere a tutti i soggetti di avere le medesime possibilità di accesso all’alimento senza causare un aumento dei comportamenti agonistici, consente di avere a disposizione alimento in ogni momento.

Questo fattore contribuisce al mantenimento del pH ruminale costante, essenziale per la prevenzione delle dismetabolie e per la massimizzazione delle performance produttive.

Somministrare l’alimento in forma razionata invece, oltre a causare maggiore competizione tra gli animali, causa anche una maggiore variabilità e fluttuazione del pH ruminale durante il giorno, favorendo l’incidenza di fenomeni di acidosi ruminale acuta e sub acuta.