Come avviene lo svezzamento degli agnelli?

La fase di svezzamento, come abbiamo visto, deve avvenire in modo graduale e in modo differente a seconda che l’agnello sia allattato dalla madre oppure in modo artificiale.

Solo avendo le giuste accortezze è possibile farlo assicurando il massimo benessere agli animali.

Lo svezzamento dall’allattamento materno

Se il piccolo viene allattato dalla madre, intorno al decimo giorno si comincia con una graduale separazione, ogni giorno per un arco di tempo più lungo finché il piccolo non resta tutta la notte lontano dalla madre.

Durante questo periodo di tempo, l’agnello si abitua a non dipendere completamente dalla madre per il cibo e inizia a sperimentare altri sapori e consistenze: nella prima fase, gli si possono offrire delle farine specifiche e, dopo qualche giorno, anche del fieno.

Questo processo dura all’incirca fino al trentesimo giorno di vita dell’agnello, quando questo dovrebbe essere completamente autonomo nell’alimentazione e, quindi, svezzato.

Lo svezzamento dall’allattamento artificiale

Se l’agnello verrà allattato utilizzando del latte ricostituito, è importante dare la sensazione all’animale di essere allattato naturalmente dalla madre.

Di solito agli agnelli viene insegnato fin dai primi giorni a utilizzare dei veri e propri biberon, magari scegliendo delle tettarelle particolari che facilitino l’attacco e l’alimentazione soprattutto nei primissimi momenti di vita.

Quando arriva il momento di procedere allo svezzamento degli agnelli, al latte ricostituito si inizia ad aggiungere del fieno di leguminose, ricco di proteine e fibre importantissime per la crescita.

In un secondo momento, si può cominciare a offrirgli cibi solidi come fieno ed erba, finché intorno ai 30 giorni l’agnello sarà completamente svezzato.